Piacevole sorpresa che abbiam trovato sulla via di casa, bella e casereccia sagra, anche se meno tecnologia non sarebbe male. La megafonia che annuncia i numeri da servire è insopportabile. ma per il resto, baraccone areato (ottimo visto la stagione) e gente allegra.

 

GIUDIZIO

Primi Tutti molto buoni e la specialità della casa, il riso al pisto, è stata assaggiata ed assaporata da tutti i giurati..VOTO 4 

Secondi Nel complesso sufficienti. L'anitra al forno che sarebbe la specialità tra i secondi è buona ma non eccelsa e un po' cara. VOTO 3

Contorni VOTO 3

Dolci  VOTO 3

Nella tovaglietta compilata in loco all'epoca con "Servizio" si eran accorpate le sezioni  servizio, ambiente e vino, In questa recensione le scorporiamo per maggior chiarezza

Servizio I primi e i secondi arrivano assieme... non si fa, capiamo che in una sagra può succedere che ci sia troppo tempo tra gli uni a gli altri o troppo poco, ma portare assieme spaghetti, baccalà e contorni significa non averci pensato. Più grave pecca è la megafonia che annuncia il numero dello scontrino che sta per essere servito, davvero troppo alta, non permette quasi di parlare. Per il resto i camerieri son simpatici. VOTO 2 ½

Ambiente Gran baraccone al centro di una piazza spaziosa, solo tetto e niente pareti. Il risultato è che l'aria circola liberamente, donandoci un agognato refrigerio in questa giornata arroventata e l'assenza delle pareti è un bel colpo d'occhio sulla piazza. Permette infatti a un giurato di mettere ai voti anche il corpo di ballo che si esibisce giusto al lato. I commensali del posto sono molto gentili nello spiegarci le specialità del posto [il pisto], a far le battutine, varie ed eventuali. Il bar dall'altra parte della piazza è come quelli di una volta, irresistibile sederci li fuori sotto al fresco della sera; immancabile finire lì con caffè e grappetta. VOTO 5

Vino Sicuramente ne è stato bevuto parecchio. VOTO 3 ½

 

Posto veramente molto spazioso, estivo e arieggiato. Comoda la vicinanza a Grantorto: dopo una bella giornata in riva al Brenta passare di qui è stata una fortuna.

I Giudici.